Grazie alla disponibilità del parroco del Santuario anche quest’anno ai nostri ospiti e ai loro parenti è stata data la possibilità di celebrare la Messa di Pasqua all’interno del nostro salone.
Celebrare la Santa messa nel luogo in cui i malati ed i loro cari passano il loro tempo ha permesso anche a chi ha parenti allettati e agli ospiti con problemi di deambulazione di raggiungere agilmente il posto in cui veniva celebrata la funzione e di potervi così prendere parte sentendosi integrati in una comunità.
Al termine della funzione il parroco ha benedetto per noi l’ulivo e le palme che sono state poi portate nelle stanze e donate a tutti gli ospiti che ne avessero piacere.
Alcuni “ministri del culto” hanno, in oltre dato agli ospiti allettanti che lo desiderassero la possibilità di ricevere la Comunione e di prepararsi così spiritualmente alla Pasqua.
Spesso l’ulivo benedetto, essendo segno di pace, è accettato volentieri anche da coloro che non celebrano la Pasqua.
Grazie alla collaborazione di alcuni volontari è stato, in oltre possibile, avere anche i canti durante la funzione.
È stato bello vedere la normalità di una comunità raccolta in preghiera che riporta alla mente attraverso la musica e le parole antichi gesti del proprio passato e della propria vita.
Molti ospiti avevano memoria dei canti, dei gesti e della ritualità legati alla messa e hanno mostrato gioia nel poterli recuperare.
Tanta emozione e tanti ricordi racchiusi in gesti un tempo quotidiani per molti di loro ed oggi recuperati grazie alla disponibilità di un parroco e di qualche volontario.