E’ quello che cerchiamo di realizzare presso la struttura del Santuario.
E’ da parecchi giorni infatti che a causa dell’emergenza sanitaria che ha ormai coinvolto tutto il nostro Paese, che stiamo tentando di “rompere” almeno virtualmente l’isolamento e la “solitudine” affettiva che ha investito i nostri Ospiti.
E qui la tecnologia ci viene in aiuto: grazie al mio telefonino che è in grado di fornirlo abbiamo attivato una sorta di servizio di videochiamata. Sono circa una quarantina gli Ospiti che ne possono usufruire. Due volte a settimana per un paio d’ore circa, mi dedico a questa attività. Il sapere che i propri cari al di fuori della struttura continuano ad “esistere”; scambiare un abbraccio ed un bacio virtuale, informarsi sulla salute e sulle attività quotidiane che vengono svolte nonostante le restrizioni sanitarie, aiutano a mantenere un equilibrio emotivo che non ha prezzo.
Ed è questo un obiettivo importantissimo: purtroppo tutte le attività di animazione hanno subito delle modifiche: non sono più ammesse le collaborazioni esterne con Imelda Bassanello e con Irene di “Teatro terapia”; anche i nostri animatori “europei” non possono accedere alla struttura, ma continuano ad essere con noi in videoconferenza.
Insieme ad Adelia, nel pieno rispetto delle precauzioni anti contagio, continuiamo a svolgere la nostra attività all’interno della residenza; anche noi abbiamo approntato ed esposto il nostro striscione arcobaleno per infondere coraggio a noi e a tutti là fuori.
Imelda ha inviato il video con il quale ci rende partecipi di aver collocato la sua ultima opera nella piazza del Santuario, in prossimità del semaforo: è la rappresentazione della Santa Vergine (dolente) e del Beato Botta; una corona di spine cinge infatti il capo di Maria: è stata posizionata in modo tale che anche dalle finestre della residenza è possibile osservarla
Anche i parenti comunque continuano ad avere un contatto con la nostra struttura: nell’atrio infatti tramite la sottoscritta, provvedono a recapitare ai propri congiunti capi di abbigliamento puliti ed ogni genere di beni di conforto non deperibili: biscotti, caramelle, spiccioli per le ricariche delle chiavette per i distributori e quant’altro possa alleggerire le lunghe ore di solitudine.
E lo sforzo coinvolge tutti coloro che a vario titolo svolgono il proprio lavoro all’interno: infermieri, operatori socio sanitari, addetti alle pulizie. In alcuni settori si è provveduto ad incrementare il personale poiché il rispetto delle rigidissime norme igieniche provoca un notevole “appesantimento” del lavoro e dilatazione delle tempistiche.
Da parte nostra comunque sappiate che i vostri cari sono in buone mani e che faremo tutto ciò che è umanamente possibile affinchè superino indenni questo grave momento di difficoltà.